Migliori bollitori ed erogatori d’acqua calda del 2024: recensioni, opinioni, prezzi
Migliori bollitori da viaggio del 2024
Migliori bollitori a potenza elevata del 2024
Migliori bollitori del 2024 in vetro
Migliori bollitori del 2024 in acciaio inox
Migliori bollitori del 2024 con funzione teiera
Migliori bollitori del 2024 da mezzo litro
Migliori erogatori d’acqua del 2024
Migliori bollitori a temperatura regolabile del 2024
Scaldare acqua in poco tempo: questa è una delle necessità che possono presentarsi ad una miriade di utenti nel corso della loro giornata tipo. Ad averne bisogno possono essere coloro che si devono avviare al lavoro o a scuola la mattina, oppure chi organizzi riunioni conviviali al pomeriggio nel corso delle quali degustare una buona tazza di tè. Soprattutto nel primo caso può presentarsi la necessità di ottimizzare i tempi per poter mettere insieme più operazioni, a partire dalla cura della propria persona. Con il classico pentolino una operazione di questo genere può comportare tempi abbastanza prolungati, oltre i dieci minuti, ma a soccorrerci può essere la tecnologia di ultima generazione, rappresentata in questo caso dal bollitore elettrico. Di cosa si tratta?
Cos’è il bollitore elettrico
Per bollitore elettrico si intende quel piccolo elettrodomestico che ha la forma di una brocca o di una caraffa munita di coperchio e va a poggiare su una base alla quale è delegato il compito di portare corrente. Solitamente è in vetro pyrex, che rende possibile vedere il livello dell’acqua, ma possono essere utilizzati anche materiali plastici o leghe metalliche e in tal caso è necessaria la presenza di una finestrella per operare il necessario controllo. Una volta che l’acqua sarà giunta al livello di ebollizione o a quello programmato, il congegno provvederà a spegnersi da solo.
Come scegliere un bollitore
In commercio sono presenti moltissimi modelli di bollitore, con una miriade di case produttrici pronte a sfidarsi al fine di conquistare fasce preziose di utenti e raggiungere quindi una posizione di forza. Naturalmente la grande varietà di proposte rende complicato al consumatore cercare di capire quale sia il bollitore elettrico che fa al caso suo.
Solitamente i fattori che occorre prendere in considerazione, in fase di scelta sono i seguenti:
- la capacità, ovvero il quantitativo di liquido che il bollitore può trattare nel corso di una sessione;
- la potenza, dalla quale dipende il tempo necessario per portare alla temperatura desiderata un determinato quantitativo di acqua;
- i materiali di costruzione;
- il livello tecnologico, ovvero il numero di funzioni presenti, dal quale vanno a dipendere le prestazioni del prodotto;
- l’aspetto estetico.
La capacità
Come abbiamo ricordato per capacità si intende il quantitativo di acqua che il bollitore deve portare a ebollizione nel corso di una sessione. In pratica, si può distinguere tra tre categorie:
- bollitori di taglia piccola, ovvero quelli sino a mezzo litro, ideali per chi viaggi, voglia utilizzarli in campeggio o nel proprio ufficio. Questi modelli sono in grado di fornire l’acqua necessaria per un paio di tazze di tè al massimo;
- quelli di taglia media, tali da arrivare sino a 1,3 litri, grazie ai quali si può avere l’acqua necessaria per quattro tazze di tè o mettere a cuocere la pasta;
- bollitori di taglia grande, oltre 1,3 litri. Questi dispositivi sono in grado di servire in occasione di momenti conviviali e altre occasioni in cui devono essere serviti molti utenti.
La potenza
Per potenza si intende quella espressa in watt dal bollitore che serve appunto per bollire l’acqua: più essa cresce più il dispositivo è in grado di riscaldare un maggior quantitativo di liquido in una sola sessione di lavoro. Va anche sottolineato come proprio da essa dipenda in larga parte il consumo di elettricità, in quanto una potenza bassa costringe a più sessioni di lavoro nel caso si renda necessario servire un numero elevato di utenti. Un bollitore molto potente se da un lato costerà sicuramente di più di un modello meno performante sotto questo punto di vista può però consentire notevoli risparmi in bolletta, ammortizzando in tempi rapidi la somma spesa in più. Solitamente possiamo dire che i modelli più economici si attestano sui 1000 watt, contro i 1300/1700 che caratterizzano i modelli di fascia media e i 2000 di fascia alta.
I materiali di costruzione
Il terzo fattore che deve essere considerato con estrema attenzione è quello rappresentato dai materiali con cui il bollitore viene assemblato. Solitamente vengono utilizzati le leghe metalliche, a partire dall’acciaio inox, e i materiali plastici. I primi sono senz’altro da preferire quando si punta su un prodotto robusto e si intende favorirne la durata nel tempo. La plastica è invece da preferire per i cosiddetti bollitori da viaggio, per i quali uno dei requisiti chiave è la leggerezza.
La controindicazione dei materiali plastici sta proprio nella loro natura: nel caso in cui non siano atossici possono rilasciare sostanze pericolose nell’acqua, proprio in considerazione delle alte temperature alle quali essa viene trattata. Per tagliare la testa al toro, si dovrebbero acquistare i bollitori recanti la dicitura bpa free.
Altro materiale di largo impiego è poi il vetro pyrex, il quale viene usato per rendere il corpo macchina trasparente.
Il livello tecnologico
Il bollitore è nato nella seconda metà del 19° secolo e come è facilmente immaginabile ha risentito notevolmente dell’avanzamento tecnologico intercorso da quel momento. Basti pensare che i primi prodotti non permettevano il contatto della resistenza con l’acqua, problema risolto solo con l’esordio del bollitore elettrico, arrivato nel periodo a cavallo tra le due guerre mondiali.
Oggi, il bollitore è fornito di una serie di funzioni tali da farne un vero e proprio concentrato di alta tecnologia. Tra di esse, vanno ricordate:
- lo spegnimento automatico, che viene attivato non appena l’acqua sia arrivata alla temperatura desiderata, presente su tutti i modelli;
- la possibilità di mantenere calda per un certo periodo l’acqua dopo il conseguimento della temperatura programmata, molto utile nel caso di improvvisi impedimenti tali da posticipare la degustazione della bevanda;
- la programmazione della temperatura, altra funzione molto importante se solo si pensa che pochissime varietà di tè esigono la bollitura dell’acqua, mentre altre necessitano a loro volta di livelli di calore meno pronunciati al fine di esternare tutta la loro qualità;
- il controllo da remoto, reso possibile dal ponte tra bollitore e smartphone creato grazie ad una apposita app. In tal modo diventa possibile comandare l’avvio del processo di riscaldamento dell’acqua, oppure stopparne la programmazione ove essa sia stata predisposta in presenza di un qualsiasi intoppo tale da ritardare il ritorno nella propria abitazione;
- l’indicatore del livello dell’acqua, molto prezioso nell’ottica di contenere il consumo di energia elettrica, in quanto permette di trattare solo l’acqua che serve di volta in volta. Nei modelli più evoluti è anche possibile sapere quante tazze di infuso è possibile ricavare dalla quantità di acqua messa a bollire.
L’aspetto estetico
Oltre alla funzionalità e al livello tecnologico, il bollitore può proporre una ulteriore carta agli eventuali acquirenti, ovvero una confezione estetica di grande pregio, tale da farne un vero e proprio oggetto di arredamento. A conferire un aspetto intrigante e capace di provocare vera e propria fascinazione negli osservatori è l’operato di una miriade di designer i quali hanno individuato proprio nel bollitore l’oggetto cui riservare attenzioni del tutto particolari. Basta quindi far convergere lo sguardo sugli scaffali dei punti vendita per individuare magnifici prodotti dall’aspetto retrò oppure veri e propri ponti con il futuro resi tali dall’adozione di linee austere e prive di orpelli.
Tra i bollitori che sono riusciti a farsi notare per gli effetti ottici che sono in grado di produrre vanno ricordati quelli che mutano la loro colorazione in base alla temperatura e quelli con l’uccellino che fischia una volta raggiunta l’ebollizione. Cui vanno ad aggiungersi modelli in grado di soddisfare qualsiasi tipo di esigenza e di mixarsi alla perfezione con lo stile della cucina in cui vanno a calarsi.
La sicurezza
C’è poi un aspetto che dovrebbe essere considerato con grande attenzione, quando si intende procedere all’acquisto di un bollitore, ovvero quello della sicurezza. Se infatti lo spegnimento automatico è comune praticamente a tutti i modelli, vi sono altre funzioni che possono garantire ulteriore protezione agli utenti, le quali sono presenti sui prodotti di fascia media o alta, come quelli che evitano il funzionamento del bollitore senza la presenza di liquido al suo interno, o che evitano i cortocircuiti e l’isolamento termico del manico.
Trattandosi di un elettrodomestico, il bollitore va utilizzato con estrema attenzione, la stessa che occorre mettere in campo ogni volta che si abbia a che fare con tutti i prodotti che utilizzino calore.
La prima cosa da fare, una volta adottato il proprio modello, è quella di procedere alla rimozione delle eventuali protezioni in plastica presenti al suo interno, per poi sciacquarlo prima dell’uso sotto acqua corrente, avendo cura di non bagnare cavo e spina, e procedere alla sua sterilizzazione.
Il secondo passo dovrebbe essere un attento studio del libretto delle istruzioni, per cercare di comprendere al meglio il suo funzionamento ed evitare passi falsi che potrebbero comprometterlo.
Altro suggerimento decisivo in tal senso è quello relativo ad eventuali guasti o malfunzionamenti che dovessero insorgere nel corso della sua utilizzazione. Ove ciò accada, occorre in particolare evitare di improvvisarsi nella veste di tecnico riparatore, lasciando l’incombenza a personale specializzato. Va peraltro sottolineato che nel caso non si riesca nel compito, si potrebbe creare una frizione con la casa produttrice, esponendo al rischio che la garanzia a copertura del bollitore elettrico venga ad essere definitivamente invalidata.
Proprio per cercare di evitare ipotesi di questo genere sarebbe anche necessaria dare vita alla pulizia e manutenzione periodica del bollitore, partendo dalla rimozione del calcare, magari senza utilizzare prodotti tossici.
Tra le operazioni di manutenzione ordinaria, va ricordata anche la pulizia, che si rende necessaria al fine di poter preservare l’elettrodomestico da una usura tale da poterne infine accorciare la vita, oltre a limitarne le prestazioni. Occorre a questo punto ricordare come la formazione di calcare rappresenti un fenomeno abbastanza ricorrente nei bollitori. Le incrostazioni sono infatti la diretta conseguenza del vapore acqueo sprigionato in fase di ebollizione, ovvero quando l’acqua passa dallo stato liquido a quello gassoso. I sali minerali, in essa contenuti, infatti, non vanno a disciogliersi, bensì ad accumularsi sulla superficie interna ed esterna del bollitore, trasformandosi in un pericolo latente, tale da poter non solo compromettere la confezione estetica del dispositivo, ma anche da andare a influenzarne il rendimento nel corso del tempo. L’accumulo di calcare che viene a formarsi provvede infatti ad allungare sempre di più i tempi di ebollizione dell’acqua, provocando un maggior dispendio di energia e gas, con esiti negativi alla fine dell’anno sulla bolletta energetica.
Proprio questo è il motivo che ne consiglia la pulizia con una certa attenzione e discreta frequenza, evitando però di utilizzare allo scopo detergenti chimici sgrassanti o prodotti anti-calcare, i quali sono molto spesso dannosi per la nostra salute, in quanto tracce di questi detersivi possono contaminare l’acqua che poi andremo a ingerire.
Se è molto importante non utilizzare prodotti chimici, la pulizia del bollitore può invece essere portata avanti utilizzando allo scopo i prodotti naturali, ad esempio il succo di limone, l’acido citrico oppure l’aceto bianco.
La questione del brand e il prezzo
Quando si parla di commercio, occorre sempre affrontare la questione del marchio. Anche in questo caso occorre dire che esistono brand che possono garantire prodotti di maggiore qualità e, soprattutto più affidabili, in quanto il controllo di qualità che avviene in queste aziende tende a scartare tutto quello che potrebbe portare nocumento ad una reputazione consolidata nel tempo. La vera e propria rendita di posizione garantita dalla fama pregressa se da un lato comporta un esborso maggiore a parità di prestazioni rispetto ad un prodotto che non abbia analoga reputazione, dall’altro evita in partenza la possibilità che si possa essere vittime della classica fregatura. Inoltre, nel caso di malfunzionamenti o guasti implica il rapporto con una struttura commerciale che vanta diramazioni territoriali molte estese e presenti in maniera capillare quindi in grado di risolvere la questione in tempi rapidi e senza ulteriori problemi.
Per quanto riguarda i prezzi, come abbiamo già detto i bollitori in commercio sono moltissimi, quindi in grado di andare incontro a esigenze molto diverse. Se per un modello economico senza particolari profili tecnologici possono bastare poche decine di euro, per quelli di fascia alta e dotati di tecnologia di ultima generazione il costo può arrivare oltre i 100 euro. Anche in questo caso, la bravura del compratore sta nel riuscire a comporre un elevato rapporto tra la qualità del prodotto e il suo prezzo di vendita, anche ove esso sia magari il classico bollitore da viaggio, che pur piccolo può essere comunque un concentrato di innovazione.
In tal senso occorre ricordare come sia possibile reperire bollitori di ottimo livello non solo presso le catene commerciali presenti sul territorio, ma anche presso gli e-commerce presenti online. Proprio per questo motivo, prima di acquistare il proprio modello occorre non solo fare una attenta disamina delle proprie personali esigenze, ma anche evitare di acquistare la prima proposta apparentemente conveniente.