Come è noto, il bollitore può offrire l’opportunità di trattare l’acqua al fine di portarla in maniera più rapida alla temperatura di ebollizione, in modo da poterla utilizzare ad esempio per preparare un infuso o depurarla dalle sostanze che possono renderne pericoloso l’utilizzo in termini di potabilità.
Nel corso degli ultimi anni questo elettrodomestico ha notevolmente incrementato il suo appeal, in quanto presenta una serie di vantaggi di non poco conto. A partire dal pochissimo tempo necessario al macchinario per portare alla temperatura desiderata l’acqua, tanto che solitamente basta un minuto per poter avere a disposizione il caffè mattutino, e poco di più per contare invece sull’acqua necessaria per cuocere la pasta. Per chi è costretto a vivere sempre sul filo dei secondi, si tratta in effetti di un vantaggio non da poco e che giustifica il prezzo necessario per poterne avere uno a propria disposizione.
Attenzione ai materiali
Naturalmente in commercio possiamo trovare un gran numero di modelli, che possono differire ad esempio per la loro capacità, il design, la resistenza di cui sono provvisti, le funzioni che mettono a disposizione dell’utente e la potenza.
Oltre a questi fattori, però, quando si deve scegliere il proprio bollitore si dovrebbe fare la giusta dose di attenzione ai materiali che lo vanno a comporre. Occorre infatti ricordare che stiamo parlando di un elettrodomestico che nel corso del suo operato va a raggiungere i 100 °C al fine di portare l’acqua ad ebollizione. E’ quindi estremamente importante prestare un occhio di riguardo alla tipologia e alla qualità dei materiali i quali sono stati utilizzati nel corso della produzione, sia per le componenti interne che esternamente.
Ove infatti fossero stati utilizzati materiali di scarsa qualità, una volta che essi venissero a contatto con acqua a temperatura elevata, potrebbero essere oggetto di deterioramento o danneggiamento. Addirittura, nel caso più estremo, potrebbero arrivare a sprigionare delle sostanze tossiche tali da rivelarsi pericolose sia da ingerire che da respirare. A questo riguardo va ricordato come i materiali che vengono impiegati per produrre i bollitori sono l’acciaio, le plastiche e, in maniera meno frequente, il pyrex, ovvero un vetro di ultima generazione che riesce a rivelare forte resistenza agli sbalzi termici.
Nel caso dei bollitori della fascia economica, si utilizza poi la plastica e in questo caso si consiglia di verificare che si tratti di materiale BPA free, ovvero atossica. Occorre anche precisare che se non è scontato che i modelli in plastica siano scadenti, un prodotto in acciaio inox è naturalmente in grado di mettere in risalto una longevità maggiore.