Preparare una tazza di tè o di caffè alla mattina, oppure un piatto di pasta per pranzo, può rivelarsi una operazione impossibile per chi è costretto a muoversi sempre in archi temporali molto ravvicinati. Basti pensare in tal senso a chi deve recarsi la mattina presso un posto di lavoro avendo i tempi strettamente contingentati, oppure agli studenti che devono cercare di affrettarsi per non perdere l’autobus che li porterà a scuola.
In casi simili diventa effettivamente complicato poter magari fermarsi un attimo a degustare un infuso senza rischiare di far tardi, obbligando a vere e proprie acrobazie. Le quali potrebbero invece essere facilmente evitate avendo a disposizione un bollitore elettrico, ovvero il dispositivo grazie al quale è possibile avere a disposizione acqua calda in poco più di un minuto.
Nato nella seconda metà dell’Ottocento, con il progredire del tempo è stato oggetto di un successo sempre più rilevante, tributato in particolare dalle classi lavoratrici di Stati Uniti e Gran Bretagna, ove il bollitore è stato in pratica inventato. Nel secolo successivo ha poi iniziato a riscuotere un certo gradimento anche in altri Paesi europei, proprio facendo leva sulla sua funzione primaria, quella di portare ad ebollizione l’acqua in tempi più ravvicinati rispetto a quelli necessari con il pentolino. Il suo appeal è anche stato aumentato in quel lasso di tempo da un fattore oggettivo, ovvero il fatto che molte abitazioni all’epoca mancassero proprio di quell’acqua calda che oggi è una piacevole consuetudine.
Naturalmente con il trascorrere dei decenni anche l’avanzamento tecnologico si è fatto sentire, portando sul mercato prodotti sempre più funzionali e performanti, che hanno permesso al bollitore di aumentare la sua penetrazione nelle nostre case.
La sua caratteristica di base è comun que rimasta la stessa, ovvero il rendere possibile avere a propria disposizione quei dieci minuti in più (questa è infatti la differenza minima tra il momento in cui l’acqua arriverà a bollire in un bollitore e quello in cui invece lo farà con il tradizionale pentolino) che possono permettere di degustare tranquillamente l’infuso desiderato.
Una peculiarità che ha spinto un gran numero di nostri connazionali a optare per il bollitore elettrico, sempre più presente nelle cucine degli italiani.
Il bollitore: uno non vale l’altro
Il bollitore, come abbiamo visto, è in grado di portare alla temperatura di ebollizione l’acqua in tempi molto rapidi. Se questa è la caratteristica comune a tutti i dispositivi di questo genere, va però detto che il mercato offre una miriade di modelli che si differenziano per una serie di fattori più o meno importanti.
Basti pensare ad esempio alla capacità, con bollitori di piccola taglia, che possono contenere e preparare mezzo litro di acqua, e altri di taglia grande, che possono consentire la preparazione di più tazze di tè e servire quindi per i momenti conviviali.
Anche la tecnologia disponibile può scavare un solco tra un apparecchio e l’altro: nei modelli entry level le funzioni disponibili sono ridotte all’osso, mentre in quelli più evoluti possono essere disponibili il timer, la gradazione delle temperature e altri dispositivi in grado di implementarne al massimo il rendimento e la sicurezza.
Come si può facilmente capire, un bollitore non vale l’altro, in quanto è possibile reperire elettrodomestici assolutamente diversi per dotazione, funzionalità e anche aspetto estetico.
Il bollitore come oggetto di design
Nel corso degli ultimi anni, il bollitore è stato oggetto di riscoperta anche da parte dei designer, i quali non si sono fatti pregare per darne la loro personale interpretazione.
I risultati che ne sono sortiti sono assolutamente notevoli, con una miriade di modelli che sono in grado di assicurare effetti visivi di grande livello. Basti ad esempio pensare ai modelli con l’uccellino che provvede ad avvertire quando l’acqua è giunta ad ebollizione o quelli che mutano la propria colorazione in base alla temperatura raggiunta dal liquido.
Naturalmente, i designer hanno provveduto a creare oggetti di arredamento molto diversi tra di loro. Se non mancano i bollitori elettrici futuribili, caratterizzati da linee minimali e precise, va però ricordato il successo tributato al bollitore tradizionale, quello che è caratterizzato da un disegno retrò. In questo caso l’intenzione è molto chiara e cerca di creare un vero e proprio ponte con il passato, dando vita a un effetto nostalgia. Il risultato che ne consegue, soprattutto nei bollitori di design, è assolutamente suggestivo, in particolare quando esso va a integrarsi con una cucina in legno e l’atmosfera calda che ne consegue è in grado di ripagare ampiamente la spesa affrontata.
Naturalmente i dispositivi di questo genere costano notevolmente di più rispetto a quelli della fascia economica, arrivando a collocarsi a cavallo dei 200 euro. Occorre però sottolineare come una spesa di questo genere sia assolutamente giustificata dalla qualità del prodotto, che riesce a mixare al meglio confezione estetica e funzionalità. Non a caso il gradimento del bollitore tradizionale da parte dei consumatori è andato aumentando di anno in anno, soprattutto nei confronti dei modelli che sono in grado di evidenziare un design inconfondibile.