Bollitore vs Teiera, mettiamoli a confronto, qual è meglio?

Il vanta un gran numero di aficionados anche nel nostro Paese. Se le sue origini sono antichissime, tanto che in Cina era in voga già 5mila anni fa, in Europa è arrivato con un certo ritardo, soltanto nel XVII secolo. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non fu l’Inghilterra a tributargli il primo successo, bensì l’Olanda e il Portogallo, ove esso si diffuse ad opera di mercanti che trafficavano con l’Asia. Arrivato nel Regno Unito, la bevanda ha poi iniziato a diffondersi in tutto il resto del Vecchio Continente, sospinta anche da una serie di caratteristiche di non poco conto.
Tra i tanti motivi che consigliano di berlo, vanno in particolare menzionati:

  • la capacità di migliorare alcune funzioni cerebrali, a partire dalla memoria di lavoro, una caratteristica menzionata in un report pubblicato dalla rivista Psychopharmacology;
  • le sue proprietà di protezione dalla carie, tali da farlo diventare un vero e proprio collutorio. Sono diversi studi a segnalare come i composti presenti nel tè nero e verde siano in grado di limitare la crescita dei batteri che sono alla base di carie, infezioni e malattie gengivali. La conferma più probante è quella ottenuta nel 2001, dai ricercatori dell’Università dell’Illinois, i quali hanno utilizzato dei volontari cui hanno chiesto di sciacquarsi la bocca con tè nero per 1 minuto, 10 volte al giorno, ottenendo come risultato finale un minor accumulo di placca sui denti rispetto alle persone che avevano invece usato dell’acqua;
  • la capacità di aumentare la forza muscolare andando a ridurre lo stress ossidativo correlato all’età e gli stati infiammatori di muscoli e ossa;
  • la capacità di ridurre i rischi di malattie cardiache, segnalata da uno studio pubblicato sul Journal of American Medical Association secondo il quale chi beve almeno 5 tazze di tè verde ogni giorno vive più a lungo di chi invece non lo consuma.

In definitiva, possiamo comunque affermare senza tema di smentita come gli amanti del tè siano arrivati a questo sentimento sapendo come esso non rappresenti semplicemente una bevanda calda, ma qualcosa che trascende questo dato. Occorre infatti prendere in considerazione anche quello che la sua preparazione comporta, in particolare dal punto di vista prettamente culturale. Per preparare l’infuso, infatti, è necessario dare vita ad un vero e proprio rituale, al termine del quale sarà possibile riscontrare il risultato ottimale ottenuto.
Come abbiamo già ricordato, il tè è anche una delle bevande più antiche del mondo, tanto da essere consumato praticamente in tutte le culture. A rendere possibile questa diffusione così capillare è in particolare il fatto che grazie ad esso si può socializzare e condividere un momento piacevole con le persone che si amano o che comunque condividono un certo percorso.

Teiera o bollitore? Vantaggi e svantaggi delle due soluzioni

Quando si prepara e si serve il tè, si va a creare un universo assolutamente magico, fatto di gesti tali da rispondere ad una logica nella quale la lentezza è sinonimo di pazienza. Il rituale, per poter raggiungere questo obiettivo, deve però essere caratterizzato dall’utilizzo degli oggetti giusti, proprio a partire da quelli con cui la bevanda deve essere preparata.

Da questo punto di vista, va ricordato come un tempo la vasta schiera dei cultori del tè fosse solita utilizzare la teiera, nella quale era posta l’acqua da bollire sino ad essere pronta ad accogliere l’infuso. Un utilizzo che rispondeva proprio alla logica di attesa cui abbiamo accennato, se solo si pensa che il tempo necessario affinchè l’acqua raggiunga la temperatura di ebollizione in una teiera può arrivare a circa quindici minuti.

Con il trascorrere degli anni, però, il tè è diventato un’abitudine anche mattutina, proprio per l’effetto energizzante che può conferire, tanto da essere spesso preferito al caffè. Il problema è che di mattina la maggior parte delle persone deve muoversi con grande rapidità per poter acconciarsi al meglio in vista di una dura giornata di lavoro o per altre faccende non meno importanti, come ad esempio accompagnare i figli a scuola.

Le necessità comportate dalla vita moderna, coi suoi ritmi di vita estremamente accelerati e tali da comprimere il tempo a disposizione per determinate operazioni, ha così creato la necessità di trovare un elettrodomestico in grado di provvedere all’ebollizione dell’acqua in tempi estremamente ravvicinati. Una esigenza cui ha risposto in maniera brillante il bollitore elettrico.

Come si può facilmente comprendere, preparare il tè con la teiera o il bollitore è un procedimento assolutamente diverso. Per capire i vantaggi e gli svantaggi che ognuno dei due dispositivi può comportare occorre perciò andare ad esaminarli con attenzione, in modo da capire quali possano esserne vantaggi difetti.

Teiera o bollitore?

In un ipotetico confronto tra teiera e bollitore, le differenze che saltano agli occhi sono le seguenti:

  • la teiera utilizza il combustibile della cucina, contro l’elettricità che alimenta il bollitore;
  • la teiera non si spegne da sola, a differenza del bollitore che lo fa una volta raggiunto lo scopo, ovvero aver bollito l’acqua;
  • nella teiera il tè si può inserire nel serbatoio dell’acqua e in genere la teiera include un filtro, mentre nel bollitore il tè si può inserire nel serbatoio dell’acqua per poi essere filtrato;
  • infine occorre ricordare la notevole differenza tra il tempo, lungo, che occorre alla teiera per portare l’acqua alla temperatura di ebollizione e quello brevissimo che invece comporta il bollitore.

Come si può facilmente comprendere, quindi, se entrambi i dispositivi sono in grado di aiutare l’utente a prepararsi una buona tazza di tè, il modo in cui arrivano al prodotto finale è molto diverso. La prima e più evidente differenza è proprio quella relativa al tempo occorrente per portare al grado di ebollizione l’acqua, dalla quale ne discende un’altra di non poco conto, ovvero il prolungamento dell’attesa nel caso si ricorra alla teiera. Un dato che contribuisce a scavare un vero e proprio solco e del quale occorre tenere conto una volta che si debba optare per l’uno o per l’altro. Assai difficilmente chi si deve muovere in gran fretta potrà attendere il tempo necessario alla teiera per far bollire l’acqua e proprio questo può spiegare il successo sempre maggiore tributato dai consumatori al bollitore.

Sono laureato in Lettere e filosofia, con una tesi sul confine orientale italiano alla fine della Prima Guerra Mondiale. Scrivo da anni sulle più svariate tematiche, dall’economia allo sport, passando per le criptovalute, le energie rinnovabili e molto altro.

Bollitore vs Teiera, mettiamoli a confronto, qual è meglio?
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