Bollitori da fornello

I bollitori da fornello hanno saputo conquistare il favore di un largo numero di italiani. Il motivo del gradimento espresso dai nostri connazionali deriva dal fatto che grazie a questo elettrodomestico da cucina è possibile portare l’acqua ad ebollizione o comunque alla temperatura desiderata in un arco di tempo largamente inferiore rispetto a quello che si rende necessario con il tradizionale pentolino. Basta infatti solitamente un minuto al bollitore per assolvere al suo compito, rispetto ai dieci che servono nell’altro caso.
Proprio per questo il dispositivo nato nel mondo anglosassone alla fine dell’Ottocento si propone come un elemento distintivo anche nelle nostre cucine, potendo peraltro confidare nelle suggestioni create dai tanti designer che hanno deciso di cimentarsi nel varo della loro personale versione del bollitore, con risultati spesso straordinari.

Le varie versioni del bollitore da fornello

Per bollitore da fornello si intende quindi l’elettrodomestico da cucina il cui compito primario è quello di riscaldare una determinata quantità di acqua, in base alla sua capacità, in poco tempo.
Nel corso del tempo, però, si sono affermati vari tipi di bollitore, tra i quali in particolare occorre ricordare:

  1. il bollitore elettrico, che in origine era molto pericoloso e complicato da utilizzare in quanto non poteva lavorare a contatto diretto con l’acqua;
  2. il bollitore con sistema elettrico interno, inventato nel 1936 da William Hermann e Brenner Thornton per la Goblin, il quale poteva attivare una luce e un allarme nel momento in cui l’acqua avrebbe iniziato a bollire;
  3. il bollitore moderno, che è un vero e proprio oggetto di design oltre che caratterizzato da livelli tecnologici elevatissimi.

Cosa occorre esaminare quando si decide di acquistare un bollitore

Naturalmente, in commercio siano presenti moltissimi modelli di bollitore da fornello. Occorre quindi cercare di conoscere al meglio il dispositivo e, soprattutto, parametrarlo alle proprie esigenze, per poter operare la scelta migliore.
Il primo fattore che occorre prendere in considerazione è la potenza, perché proprio da essa dipende il tempo che sarà impiegato per portare ad ebollizione l’acqua. Deve quindi salire con l’aumento della quantità d’acqua da bollire per non dilatare troppo i tempi.
Il secondo fattore è la capacità, ovvero la quantità di acqua che può essere portata alla temperatura di ebollizione. Solitamente i modelli più piccoli, quelli da viaggio o da campeggio, hanno una capacità da mezzo litro, ovvero il corrispondente per una o due tazze di tè. Quelli medi, che possono arrivare a 1.3 litri, sono invece in grado di preparare acqua per circa quattro tazze di tè o per cuocere la pasta, mentre i bollitori di taglia grande possono oltrepassare i due litri e fornire il necessario per un numero maggiore di utenti.

Un terzo fattore decisivo in fase di scelta è poi la dotazione tecnologica del dispositivo. Nei modelli level entry solitamente si trovano poche funzioni, tra cui lo spegnimento automatico nel caso la temperatura di ebollizione sia stata raggiunta. In quelli di fascia alta, invece, si possono trovare funzionalità sempre più rifinite, come ad esempio il controllo da remoto o la programmazione della temperatura. Nel primo caso basta collegare il bollitore al proprio smartphone con una app, in modo da guidarne le operazioni e ottimizzarne l’impiego. Nel secondo si può indicare una certa temperatura da raggiungere, che non deve essere necessariamente quella di ebollizione. Basti pensare ad esempio che la maggior parte delle varietà di tè necessita di temperature sotto i 100° C per poter dare il proprio meglio dal punto di vista aromatico.

Non può poi mancare il lato estetico, considerato come il bollitore da fornello sia ormai un vero e proprio oggetto di arredamento, con una lunga serie di modelli che riescono a raggiungere un impatto visivo assolutamente straordinario. Sugli scaffali delle rivendite possiamo quindi trovare elettrodomestici dallo spiccato gusto retrò oppure caratterizzati da linee modernissime e austere, tutti in grado di provocare una vera e propria fascinazione nell’utente e di calarsi al meglio nello stile della cucina in cui sono chiamati a operare.

Infine i materiali di costruzione. Solitamente i bollitori da fornello prevedono l’impiego di materiale plastico oppure leghe metalliche. I dispositivi in plastica sono naturalmente più leggeri e quindi facilmente manovrabili, ma difettano in resistenza. Un difetto che non sussiste nel caso dell’acciaio inox, molto impiegato soprattutto nel bollitori di carattere moderno. Ove si opti per la plastica, si deve però cercare di acquistare un modello fabbricato con materia atossica, proprio in considerazione del fatto che si tratta di un congegno destinato a lavorare in presenza di acqua a temperatura molto elevata.

Come si può capire, quindi, in commercio si può reperire una miriade di bollitori da fornello, di tutti i tipi. Occorre perciò conoscere alla perfezione il dispositivo se si vuole operare una scelta in grado di rivelarsi proficua. Per poterla fare, però, occorre anche riuscire a individuare le proprie particolari esigenze e partire da quelle per ottimizzare la spesa.

Sono laureato in Lettere e filosofia, con una tesi sul confine orientale italiano alla fine della Prima Guerra Mondiale. Scrivo da anni sulle più svariate tematiche, dall’economia allo sport, passando per le criptovalute, le energie rinnovabili e molto altro.

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