L’acqua calda è stata per molto tempo un sogno per molti italiani, concretizzatosi con l’arrivo in commercio degli scaldabagno. Ora, si tratta di una cosa del tutto normale e la questione relativa all’acqua calda non è più se averla, ma in quanto tempo poterla avere a disposizione per alcune incombenze.
Il problema si pone soprattutto alla mattina, quando milioni di persone si devono mettere in viaggio per attendere alle proprie incombenze. Un vero e proprio esercito che in pochi minuti deve attendere ad esigenze fondamentali come la cura della propria persona e costrette quindi a muoversi in grande fretta. In queste condizioni può quindi accadere che alcuni passaggi, come la colazione, possano saltare, costringendo in tal modo a ricorrere magari al bar sotto casa o lungo il tragitto.
La soluzione in grado di ovviare a questa emergenza è rappresentata dal bollitore elettrico, ovvero il contenitore chiamato a portare ad ebollizione l’acqua in un minuto circa, contro la decina al minimo necessaria al tradizionale pentolino.
Nato nel corso della seconda metà dell’Ottocento, questo elettrodomestico ha assunto subito un posto di rilievo nella vita della working class dei Paesi anglosassoni, proprio per il fatto che il suo utilizzo consentiva alle stesse di poter disporre di acqua calda in poco tempo. Naturalmente con il tempo l’aggiornamento tecnologico ha reso il bollitore sempre più performante e oggi possiamo godere delle prestazioni di un vero e proprio gioiellino che oltre alla funzionalità presenta un design di grande qualità. Peculiarità che hanno spinto un numero sempre maggiore di consumatori ad adottarne uno all’interno della propria abitazione.
I bollitori: qual’è la loro capacità?
Naturalmente, se la funzione primaria del bollitore è appunto quella di portare la temperatura dell’acqua ad ebollizione in archi temporali ristretti, non tutti i dispositivi presenti in commercio sono uguali. Possono anzi essere suddivisi in base alle caratteristiche di cui sono portatori.
Tra quelle più rilevanti, in fase di scelta, c’è la capacità, ovvero il quantitativo di acqua che possono trattare in una sola seduta di lavoro.
A tal proposito, possiamo suddividere i bollitori in tre categorie:
- sino a mezzo litro, ovvero i bollitori di piccola taglia, che possono rivelarsi utilissimi nel corso dei viaggi, dei campeggi o per chi intenda magari prepararsi una buona tazza di tè o caffè al lavoro, proprio per la compattezza e la leggerezza che ne agevola la movimentazione;
- quelli sino a 1,3 litri, ovvero di taglia media. Si tratta di modelli che possono consentire di preparare sino a quattro tazze di tè, ma anche di agevolare la cottura della pasta, ove si abbia poco tempo a disposizione, ma si voglia magari fare un pasto sostanzioso;
- i bollitori oltre 1,3 litri, ovvero di taglia grande, che sono in grado di servire in momenti conviviali, magari riunioni di vario genere oppure la visione di una partita di calcio tra amici, potendo servire anche sei o più persone per volta.
Partire sempre dalle proprie esigenze
Se la capacità è uno dei fattori che possono spingere alla scelta di un bollitore invece di un’altro, occorre sottolineare che per non sbagliare in tal senso occorre sempre partire da una attenta disamina delle proprie esigenze. Solo in tal modo sarà possibile conseguire il miglior rapporto possibile tra qualità e prezzo, senza buttare i propri soldi in un bollitore che si rivelerà poi inadeguato o sovradimensionato. Optare per un bollitore di grande taglia pensando di poterlo utilizzare per il campeggio, è in effetti una vera e propria assurdità, così come chi intenda avvalersi dei vantaggi garantiti dalla tecnologia di ultima generazione difficilmente potrà trovarla nei bollitori da viaggio, ovvero di piccola taglia, in cui le funzionalità sono spesso ridotte all’osso.